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CI Abbazia Presidente della Comunità Sonja Kalafatović
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La Comunità degli Italiani di Abbazia, fondata originalmente nel 1946 è uno dei sodalizi storici della CNI. Tra i fondatori di allora figurano i nomi del Prof. Pietro Nutrizio, di Mario Staffel, Ermanno Bonassi e Alfredo Vinsintin, che ne divenne il primo presidente. Incarico che ricoprì fino alla morte, che lo stroncò nel gennaio del 1975.
La nostra CI ha sempre coltivato un percorso teso all’affermazione della convivenza sul territorio e lo ha sempre fatto in sintonia con lo spirito della città che la ospita. In tal senso, sin dagli inizi, grandissima è stata l’attenzione per il mantenimento dell’identità e della cultura italiane, e della lingua che questa identità e questa cultura esprime: l’italiano. Proprio per mantenere e per valorizzare l’identità, la cultura e la lingua italiane alla Comunità, subito dopo la sua fondazione nel sodalizio, vennero organizzati il Coro, la Filodrammatica e numerose Sezioni artistiche. Attività che potevano contare su un “supporto” fondamentale: la Scuola italiana di Abbazia. Purtroppo, questa venne chiusa nel 1955, proprio quando il nostro Circolo dovette abbandonare la propria sede originale, di ben 450 metri quadrati ripartiti in un’elegante villa nei pressi del Palazzo di Giustizia di Abbazia, provocando una lunga crisi che sarebbe rientrata soltanto nella metà degli Anni ’60.
Per veder “rinascere” la nostra Comunità bisognò attendere il 1971 che vide, ancora una volta, in prima fila l’instancabile Alfredo Visintin affiancato dal Prof. Piero Nutrizio e da altri suoi stretti collaboratori, tra i quali desideriamo menzionare Silvia Visintin Korač, Arno Blecich, Ermanno Bonassin, Francesco Belle e Lucio Rosmani.
Nel 2006 le guida della CI passarono dalle mani di Piero Nutrizio a quelle dell'Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia, Pietro (Piero) Varljen. Nel corso della sua presidenza la sede del sodalizio venne trasferito dagli angusti spazi della Casa della Liburnia di Volosca, agli eleganti ambienti di Villa Antonio nel centro storico di Abbazia.
Oggi le redini della CI di Abbazia sono saldamente impugnate da Sonja Kalafatović. Alla base del suo programma di lavoro figurano obiettivi che ricalcano quelli di quanti l'hanno preceduta: affermare il ruolo e l’importanza della lingua e della cultura italiane, ma soprattutto e mantenere viva l’identità italiana sul territorio.